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Asse dei linguaggi e Patto educativo Globale arricchiscono l’iter del progetto Assi Culturali e Canone formativo

Settimana intensa questa appena conclusa, segnata da tre momenti importanti del progetto sul curricolo fondativo dell’educazione al lavoro.
Lunedì 12 Katia Quintarelli, formatrice nel CFP CNOS-FAP Tusini di Bardolino e Referente Nazionale del CNOS-FAP area linguaggi per la lingua inglese, ha presentato il suo approccio antropocentrico nell’insegnamento della lingua inglese; martedì 13 Mons. Angelo Vincenzo Zani ha illustrato il tema del Patto educativo globale; infine, mercoledì 13 Andrea Bergese, formatore nel CFP CNOS-FAP di Fossano, Segretario nazionale CNOS-FAP area dei linguaggi, ha presentato il suo lavoro sulla potenza della parola e del linguaggio.
Sempre molto copiosa la partecipazione a questi webinar che ci accompagnano da febbraio alla riscoperta di una “educazione al lavoro con un’anima”.

Katia Quintarelli si è soffermata sui principali ostacoli all’apprendimento della lingua straniera con soluzioni che, trascendendo la mera finalità didattica, contribuiscono anche a creare relazione, affezione, a far sviluppare ai nostri ragazzi la consapevolezza di sè e lo sviluppo del pensiero critico. Una formazione, dunque, non nozionistica e fine a se stessa ma in grado di contribuire alla crescita globale dell’allievo accompagnandolo ad una esperienza di lavoro futuro non solo come occupazione ma anche come relazione e servizio nella comunità.
Il confronto con gli altri formatori presenti ha arricchito tutti con esperienze condivise e proposte metodologiche e contenutistiche.

Anche l’esposizione di Andrea Bergese, che ha illustrato la potenza del linguaggio e delle parole, ha concentrato l’attenzione sulla necessità di risvegliare i nostri ragazzi dal torpore, di stimolarne il pensiero critico per poter distinguere la verità dalla falsità e per agire nel mondo con consapevolezza.
Parola e linguaggio sono mezzi imprescindibili per collocarsi attivamente all’interno di un sistema, “strumenti di esercizio critico atti a discernere ciò che è da ciò che pare essere”.
Recita il vangelo di Giovanni: «In principio era il Verbo [Lόgos], il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. […] tutto è stato fatto per mezzo di Lui». La parola, il Verbo, è forza creatrice: due delle fondamentali attività dell’homo sapiens, la lettura e la scrittura, con tutto ciò che ne deriva, si devono alla parola.
Andrea Bergese ha affermato che narrare significa diventare artefici della propria vita e che spesso la stesura di un cv aiuta lo studente a prendere consapevolezza della propria identità, del proprio valore, della propria unicità come creatura amata da Dio. Scopo del formatore è dunque fornire occasioni di crescita, una crescita personale che diventa anche professionale.

Infine, la mirabile presentazione di Mons. Zani, arcivescovo e segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, sul tema del Patto educativo globale.
Più di cento partecipanti hanno seguito con attenzione la genesi di questa iniziativa di Papa Francesco, da sempre preoccupato per la formazione dei giovani, il suo significato, gli obiettivi e il campo di applicazione.
Papa Francesco ci parla di cultura dell’incontro in opposizione alla cultura dello scarto, esalta la centralità della persona, il suo valore e la sua dignità sempre guardando al tema dell’altro e non alla sterile logica dell’IO, sprona alla relazione per il bene comune e al valore del service learning, ci invita ad una progettualità di lunga durata che miri a formare le future generazioni con capacità di problem solving, costruttori di fraternità, di cooperazione e di pace.
Mons. A. Vincenzo Zani ha poi ribadito l’incommensurabile valore della Formazione Professionale cattolica come punto di riferimento sul territorio delle fasce più deboli e come risposta non soltanto alla povertà economica ma anche relazionale e spirituale.
Infatti, nella Formazione Professionale la dottrina sociale della Chiesa trova strumenti operativi e percorsi concreti per rilanciare la dignità del lavoro.
Il breve dibattito conclusivo ha stimolato due riflessioni: sul ruolo fondamentale della famiglia nel patto educativo richiamando così il tema della relazione e dell’alleanza tra tutte le agenzie educative, e sulla politica da “portare in aula” per formare futuri leader illuminati, fautori della cultura del dialogo.

Le registrazioni dei webinar sono scaricabili sul sito insieme ai materiali esposti durante le presentazioni e alla “cassetta degli attrezzi” redatta dagli autori del progetto.
Infine, segnaliamo anche l’esordio, questa settimana, dei primi due gruppi inter pares focalizzati sul nuovo canone formativo nell’insegnamento della lingua inglese e della matematica.

Il prossimo appuntamento è il 22 Aprile con il webinar di Storia e Cittadinanza a cura del formatore Andrea Bergese.

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